Il 25 Aprile e il Seminarista Rolando Rivi

Pubblicato il da cristoviveinme

Carissimi fratelli e sorelle,

Pace e Bene!

Rolando-Rivi.jpgvi scrivo questa mia lettera dopo aver visto la Città di Cuneo tappezzata da Manifesti e Volantini che sponsorizzano e propagandano i festeggiamenti per il 25 Aprile.

In questi giorni il Santo Padre Francesco ha firmato il Decreto con il quale si autorizza la Beatificazione di Rolando Rivi, Seminarista 14enne, ucciso dai Partigiani Comunisti solo perchè indossava la veste talare.

Il 10 aprile 1945 il giovane Seminarista Rolando Rivi fu preso da un gruppo di Partigiani Comunisti che lo costrinsero a seguirli nella boscaglia e, dopo tre giorni di percosse, umiliazioni e sevizie, lo uccisero a colpi di pistola in un bosco di Piane di Monchio, frazione di Palagano.

Il giovane Rolando Rivi, secondo la Congregazione Pontificia per le Cause dei Santi, fu ucciso in "odio alla fede" per l'amore che provava per Gesù.

A Cuneo si faranno grandi celebrazioni per ricordare quanto sono stati 'buoni' e 'santi' i Partigiani Comunisti, si deporranno corone di fiori (comprate con soldi pubblici) dinanzi ai numerosi monumenti eretti in loro onore e si eseguiranno i celeberrimi Canti della Resistenza dimenticando che per mano dei Partigiani Comunisti sono morte centinaia di persone in "odio alla fede".

Tutto questo mi pare davvero assurdo in quanto non si può celebrare la 'bontà' di un gruppo di uomini e donne che ha 'liberato' l'Italia spargendo sangue e compiendo atti degni di ribrezzo.

Carissimi fratelli e sorelle, permettetemi di dissentire da tutto ciò e di dire che, a mio avviso, celebrare il 25

Aprile è mancare di rispetto al giovane Rolando Rivi e a tutti quelli che per Mano Partigiana hanno patito violenze e soprusi o, nel peggiore dei casi, hanno trovato la morte.

Io il 25 Aprile non parteciperò a nessuna manifestazione ma, con il cuore, mi troverò con altri Cuneesi (e spiritualmente con ciascuno di voi) a recitare il Rosario per l'anima di Rolando Rivi e di tutte le vittime del Partigianesimo Comunista.

Impariamo a non tacere davanti alle ingiustizie e ai soprusi. Ricordiamo che la verità non va né taciuta né omessa perchè farlo sarebbe profondamente ingiusto.

Con affetto fraterno vi saluto e vi abbraccio tutti.

Andrea Elia Rovera

andreaeliarovera@yahoo.it

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