Come Maria vorrebbe il suo Rosario

Pubblicato il da cristoviveinme

Carissimi fratelli e sorelle,

Pace e Bene!

Madonna del Santo Rosario nella Chiesa Domenicana di IzmirOggi, con le parole di un Frate Domenicano, voglio dirvi che: "chi ritenesse che la Mamma di Gesù abbia interrotto, solo in questi ultimi secoli, l'estasiante 'soggiorno' paradisiaco con frequenti capatine terricole, sbaglia di grosso. Sia pure sotto spoglie diverse, con diverso abbigliamento, con fisionomie e lingue diverse (a detta dei 'veggenti'), l'elenco di queste 'apparizioni' è pressochè infinito. Soltanto sul piano iconografico, un'equipe specializzata tenta invano da anni raffronto comparativo dei diversi profili, ma l'opera pare impossibile...!

Dunque, all'inizio dell'Ordine domenicano, diversi religiosi raccolsero notizie destinate a rimpolpare gli ossuti calendari liturgici; specialmente: Bernardo Gui, Bartolomeo da Trento, Stefano Bourbon e il celebre Giacomo da Varazze. In coda (ma si dovrebbe dire 'in testa' perchè tutti attinsero a lui) fra Giovanni de Mailly compilò, verso il 1250, una voluminosa Raccolta (Gestes et miracles des saints) destinta ad integrare il breviario, ma anche all'edificazione dei fedeli. E siamo al nostro caso (traduco io): 'Una religiosa da lungo tempo recitava ogni giorno 150 Ave in onore di Maria. Un giorno la Vergine le apparve e la ringraziò del suo culto. Tuttavia - aggiunse - le sarebbe stato molto più gradito vederla recitare soltanto 50 volte questa preghiera purchè lo facesse più lentamente e con maggior attenzione: inoltre con una breve pausa e riflessione, sopra tutto alle parole 'il Signore è con te', perchè Lei era stata inondata da indicibile gioia quando l'angelo, all'annunciazione, le aveva rivolto queste parole'." (Padre Valerio Ferrua, Sacerdote Domenicano dal 1955, Professore di Liturgia)

Carissimi fratelli e sorelle, come avete potuto leggere il Prof. Ferrua ci dice con molta chiarezza che il Rosario è voluto dalla Madonna che ne ha dato anche uno 'schema' a Lei gradito. Spesso ci perdiamo in preghiere lunghe e tortuose non rendendoci conto che il Cristianesimo è la Religione della semplicità e del cuore. Non smettiamo mai di recitarlo con fede ma, soprattutto, di ricordare nella recita di esso le Anime del Purgatorio che hanno tanto bisogno delle nostre orazioni.

Fraternamente.

Andrea Elia Rovera

andreaeliarovera@yahoo.it

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